Da Copernico a oggi

Il primo ad accennare l’idea sullo spazio è stato Niccolò Copernico (Toruń19 febbraio1473Frombork24 maggio 1543). Egli fu un astronomo polacco famoso per aver dimostrato la veridicità della sua teoria: ponendo il Sole al centro del sistema solare e i pianeti orbitano intorno al Sole con orbite ellittiche. Già nell'antica Grecia, l'astronomo Aristarco di Samo aveva avanzato la teoria dell'eliocentrismo, ma fu Copernico tramite una dimostrazione di carattere matematico a dargli veridicità.



Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna.

Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia legati al perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche oltre all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza fu anche il suo ruolo nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.



Invece Konstantin Ciolkovskij teorizzò molti aspetti del volo spaziale e della propulsione missilistica. Viene considerato il padre del volo spaziale umano e il primo uomo a concepire l'ascensore spaziale. Il suo lavoro più famoso, "L'esplorazione dello Spazio cosmico per mezzo di motori a reazione" , che pubblicò nel 1903, fu sicuramente il primo trattato accademico sulla missilistica. Il suo lavoro influenzò più tardi gli scienziati missilistici di tutta Europa e fu anche studiato dagli statunitensi nei decenni del 1950 e del 1960 mentre tentavano di comprendere i primi successi dell'Unione Sovietica nel volo spaziale.



Un segno importante ha lasciato anche Wernher von Braun (23 marzo 1912- 16 giugno 1977)  uno scienziato e ingegnere tedesco naturalizzato statunitense , è una figura principale nello sviluppo della missilistica in Germania e negli Stati Uniti, dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale americano. Prima e durante la Seconda guerra mondiale ha lavorato nello sviluppo dei razzi in Germania, nel campo dove ha avuto il successo.



Il miglior costruttore , progettista e anche l’ingegnere dei razzi in quei tempi è stato lingegnere sovietico Serghei Korolev (12 gennaio 1907- 14 gennaio 1966). Venne arrestato con le accuse false il 27 giugno 1938 ed è stato condannato a 10 anni in prigione. Dopo circa un anno di prigione, sul campo di lavoro di Kolyma, venne trasferito in una cosidetta Šaraška (in epoca sovieticaera la denominazione gergale per alcuni laboratori di ricerca segreti dove gli scienziati, ingegneri e studiosi in generale venivano reclusi per lo sviluppo di nuove tecnologie e invenzioni, all'interno del sistema dei Gulag). Venne rilasciato il 27 luglio 1944 e venne riabilitato ufficialmente, come tutti gli altri suoi colleghi.


Korolev iniziò a lavorare alla programma spaziale sovietico con la costruzione di una copia nazista esatta del missile V2. In seguito passò alla progettazione del missile R-7, costruito per sganciare una bomba nucleare di 5.000 kg sugli Stati Uniti. Korolev supervisionò diverse esplorazioni spaziali:

-il primo satellite ;

-i primi animali e le prime persone nello spazio (tra quali Jurij Gagarin e Valentina Tereshkova);

-la prima attivita extra-veicolare ;

-I primi mezzi sulla Luna e sulla Venere.



La prima persona nello spazio e anche l’aviatore sovietico è stato Jurij Gagarin (9 marzo 1934- 27 marzo 1968). Gagarin dimostrò che l’uomo era in grado di volare oltre le previsioni, diventando a soli 27 anni il primo uomo nella storia a orbitare intorno alla Terra e osservarla dallo spazio.

In seguito Gagarin collaborò alle preparazioni di altre missioni spaziali, come quella della Vostok 6 , che portò Valentina Tereshkova nello spazio (prima donna in assoluto a compiere una tale missione). Inoltre collaborava allo sviluppo della nuova navicella spaziale Sojus.


Gagarin morì il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa. A bordo di un elicottero MiG-15. Secondo recenti indagini, la conclusione era che il famoso cosmonauta sovietico , mentre stava effetuando un volo di routine nel marzo del 1968 a oltre 3000 metri d’altezza, si accorse che una presa d’aria nel suo abitacolo è stata lasciata aperta. Preso dal panico, tentò, assieme al copilota Vladimir Seryogin, una manovra spericolata per ritornare ad un'altitudine più sicura. Ma la discesa in picchiata fu cosi veloce che entrambi i piloti persero coscienza e si schiantarono.